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Tutto lo sfarzo dei parchi e dei beni architettonici

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A parte il suo imponente patrimonio architettonico stile secessione, Abbazia vanta anche alcuni dei più bei parchi della Croazia e numerosi monumenti che, se potessero, avrebbero ciascuno una storia da raccontare.  

Il Parco di S. Giacomo si protende per il centro della città di Abbazia. Visitando questo bene protetto dell’architettura del paesaggio, possiamo ammirare la splendida chiesa di S. Giacomo al cui destino la città di Abbazia (Opatija) è profondamente legata. Là dove oggi sorge la chiesa, infatti, nel XII secolo fu edificata l’abbazia (opatija) benedettina di S. Giacomo – a quel tempo l’unico edificio lungo il litorale – attorno a cui, più tardi, si sarebbe sviluppato un centro abitato che, poi, sarebbe divenuto città, prendendo il nome di Abbazia (Opatija).

Passeggia per quest’incantevole oasi di verde e goditi l’armonia di colori e di profumi in cui ti troverai immerso. Accanto ai prati ben curati, ai cespugli d’alloro, ai cedri dell'Atlante, alle palme e alle tante, lussureggianti piante in fiore, nel parco spiccano alcune specie botaniche davvero rare come la cannella tamala, l’arancio trifogliato, l’osmanto odoroso e l’abete del Caucaso.

Nella parte inferiore del parco, lungo la costa del mare e lungo la chiesa di S. Giacomo, possiamo ammirare il Padiglione d’arte “Juraj Šporer”, chiamato così in onore dell’illustre medico che, per primo, ebbe l’idea di fare di Abbazia una stazione climatica. Costruito a cavallo dei secoli XIX e XX, ospitava originariamente la mitica pasticceria cittadina “Gerbeaud”, ispirata al celebre Café Gerbeaud di Budapest, della quale si racconta che un treno la rifornisse ogni giorno di dolci sempre freschi provenienti ad Abbazia da Vienna e da Pest.

L’edificio fu più tardi convertito in galleria d’arte e salone espositivo, funzione che ha mantenuto fino ad oggi, diventando una delle location più suggestive per mostre d’arte, concerti, spettacoli teatrali, laboratori e altri eventi.

Nella parte superiore del parco di S. Giacomo, spicca la celebre fontana neobarocca d’Abbazia, opera dello scultore Hans Rathausky, caratteristica per l’imponente scultura di Elio e Selene, divinità greche del Sole e della Luna, che rappresentano l’allegoria del giorno e della notte, mentre in mezzo a loro il gallo simboleggia l’alba e il momento del loro incontro.

Ad un passo dal Parco di S. Giacomo, come se non bastasse, c’è un altro celebre parco – giardino d’Abbazia, l’incantevole Parco Angiolina con l’omonima villa, complesso che rappresenta oggi uno dei simboli più riconoscibili della città rivierasca. Oltre a rappresentare la prima villa di un certo prestigio mai costruita ad Abbazia, essa segna anche l’inizio del turismo croato. Ma Villa Angiolina è anche un monumento ad una tragica storia d’amore.

Nella metà del XIX secolo, un illustre mercante fiumano, tale N.H. Higinio (Iginio) Scarpa, acquistò un appezzamento di terra su questa “verde penisola” per farvi costruire, in ricordo della sua amata Angiolina, prematuramente scomparsa, un’imponente villa circondata da un incantevole parco.

I suoi amici, quasi tutti capitani di lungo corso, al ritorno dai loro lunghi viaggi erano soliti portargli piante esotiche provenienti dagli angoli più reconditi del mondo, con cui egli continuò ad arricchire il sempre più lussureggiante Parco Angiolina.

Protetto e preservato ininterrottamente per oltre 170 anni, il parco ha mantenuto l’idea e le forme originarie fino ai nostri giorni. Per la straordinaria ricchezza del suo patrimonio floreale, con oltre 120 differenti specie botaniche, può essere considerato una sorta di vero e proprio orto botanico.

Passeggiare per questo splendido e lussureggiante parco, oltre a incantare per la sua bellezza, emoziona anche col velo di nostalgia che lo ricopre. La compianta Angiolina si spense al compimento dei suoi trent’anni, il che le impedì di vedere la celebre villa e l’incantevole parco che il suo devoto marito, vari decenni più tardi, avrebbe fatto costruire in suo ricordo e che, con il passare del tempo, sarebbe diventata uno dei simboli di questa città perdutamente romantica.

Oggi Villa Angiolina ospita il Museo croato del turismo e le sue interessantissime mostre dedicate allo sviluppo del turismo d’Abbazia. Una sala del museo ospita anche la celebre Madonna del mare, scultura che fu commissionata nel 1891 dai genitori di un giovane di nobili origini che perse la vita nel corso di una tempesta nel golfo d’Abbazia, affinché vegliasse sulla sua anima. La scultura un tempo si trovava su uno scoglio lungo il Lungomare; poiché fu danneggiata dalle intemperie, si decise di restaurarla e di esporla nel Museo croato del turismo a Villa Angiolina, mentre una sua fedele copia dorata è esposta davanti alla chiesa di S. Giacomo.

Su quello scoglio su cui, un tempo, faceva bella mostra di sé la Madonna del mare, nel 1956 fu posata la Fanciulla col gabbiano, celebre opera dello scultore Zvonko Car, che è diventata un altro dei simboli non solo di Abbazia, ma dell’intero Quarnaro.

Ai piedi del Parco Angiolina c’è il famoso Palco estivo d’Abbazia che, grazie all’ambiente in cui è immerso, è diventato uno dei palchi all’aperto più suggestivi del Mediterraneo. Da giungo a settembre sulle sue tavole si alternano tantissime manifestazioni e eventi all’aperto, dalle proiezioni cinematografiche a festival di musica classica e leggera, nella scia di quella tradizione che vede Abbazia capitale croata dei festival più favolosi.

Tra gli edifici più imponenti della città rivierasca, la cui silhouette si staglia in lontananza attirando a sé l’ammirazione di chiunque, c’è senz’altro la chiesa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria, colloquialmente nota tra la gente di Abbazia come “Vela crekva” (Grande chiesa). Quest’edificio sacro neoromanico a tre navate, costruito con la pietra estratta dalle cave di Kastav (Castua), si trova in posizione dominante rispetto alla spiaggia di Slatina. Nata da un progetto del celebre architetto viennese Karl Seidl, fu iniziata nel 1906 ma, a causa di numerose interruzioni, alcune parti di questa che è considerata ufficiosamente la cattedrale del Quarnaro, non sono mai state portate a termine. Dal piazzale antistante, accanto al quale c'è un convento, si protende un grandioso colpo d'occhio che abbraccia il mare e il Golfo del Quarnaro.

A soli alcuni minuti a piedi dalla “Vela crekva”, c'è un altro capolavoro cittadino dell'architettura del paesaggio: si tratta dei meravigliosi Giardini americani, un lussureggiante parco storico con terrazze semicircolari fatto costruire nella prima metà del XX secolo dal marito della nobildonna austriaca (ma in parte anche originaria d'Abbazia) Hilda von Hortenau. Passeggiare per questo “Paradiso terrestre” che in pochi conoscono, proteso su una superficie di oltre nove mila metri quadrati, è come vedere sfilare le incantevoli bellezze che ci circondano.

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Paradiso per le vacanze attive

Abbazia offre agli amanti delle vacanze attive infinite possibilità di sport, ricreazione e svago all’aria aperta. Oltre alla ricca offerta di sport acquatici che si possono praticare su quasi ognuna delle spiagge circostanti, uno dei fiori all'occhiello d'Abbazia è la sua splendida passeggiata lungomare, lunga 12 km, ideale per praticare la camminata nordica e respirare il salubre aerosol marino godendo, nel contempo, delle bellezze naturali della Riviera. Chi è appassionato di escursioni in montagna, resterà ammaliato dal grandioso Parco naturale del Monte Maggiore (Učka), completamente attraversato da una fitta rete di sentieri di montagna. Questa Riviera ha anche ottime location con venti favorevoli e costanti che entusiasmeranno gli appassionati della tavola a vela.

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